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“IO STO CON IL PAISIELLO. Una città per il suo Conservatorio”. È questo l'importante evento che avrà luogo al Teatro Orfeo lunedì 22 febbraio, con inizio alle ore 20,30, al quale l'intera cittadinanza è invitata a partecipare. Sarà un momento di festa, a sostegno dell'istituto musicale, a rischio chiusura.

L’orchestra sinfonica del “Paisiello” composta da 70 elementi, tra docenti e studenti dell’Istituto e diretta dal M° Lorenzo Fico, si esibirà in un concerto per la città, che non può essere defraudata del suo storico Conservatorio. L'istituto musicale infatti, è «vittima della riforma Delrio che non ha considerato nelle pieghe della legge, le istituzioni culturali come il nostro», spiega il Maestro Fico. Scongiurati i licenziamenti dei 70 docenti di alta formazione, attualmente in mobilità sospesa, il Conservatorio prosegue le sue attività grazie ad un contributo economico che Regione Puglia e il Miur hanno erogato a copertura delle spese dell'anno accademico in corso. Da ottobre, in assenza di soluzioni da parte del Governo, l'istituto musicale chiuderà i battenti e i 500 studenti, provenienti non solo dalla Puglia, ma anche dalla Basilicata, dalla Calabria e dall'estero, (Attualmente il Conservatorio di Taranto ospita anche ragazzi cinesi e russi) «dovranno cercare casa altrove e credo sia un danno che non possiamo permetterci», riferisce ancora Lorenzo Fico.

L'iniziativa
Nell'ambito della protesta nazionale, partita sabato 13 febbraio, a sostegno del mondo della musica che in Italia, sta vivendo un momento di grande difficoltà, il cocnerto in programma a Taranto vuol essere un'occasione per rilanciare con forza il messaggio che per superare la monocultura dell'acciaio bisogna valorizzare i punti forza del territorio: l'universita, il Museo, la musica ed il teatro.
«Sarà un modo per risvegliare la città, invitarla a reagire. Sarà una serata divertente e piacevole. Vogliamo che sia un momento di festa per trasmettere la gioia ad una città che in questo momento ne ha assolutamente bisogno. -spiega Fico- Ma al tempo stesso vogliamo sia un momento di riflessione. Il Conservatorio è parte integrante della storia della città e non può essere dimenticata. Dobbiamo difendere il nostro patrimonio culturale. Non possiamo parlare di futuro se continuiamo a chiudere i presidi culturali». A detta degli organizzatori, «bisogna andare oltre i proclami ma ragionare su fatti concreti». Occorre «costruire un vero e proprio progetto di rinascita della nostra città. Superiamo la “molle tarentum” di cui tutti ci accusano e diamo dimostrazione al mondo intero di ciò che sappiamo fare».

Una serata ricca di sorprese
Tra un brano e l'altro, sono previste numerose testimonianze di vicinanza e sostegno, provenienti da tutta Italia, da parte di numerosi artisti musicali e rappresentanti della cultura, i quali «reputano scandaloso che il Paisiello possa anche solo rischiare di chiudere». Alla serata sarà presente anche il Sottosegratrio all'Istruzione e con delega al Conservatori, Angela D'Onghia, il rettotre dell'Università Felice Uricchio, la direttrice del Marta Eva Degl'Innocenti. Invitati anche il Sindaco di Taranto, Prefetto di Taranto Umberto Guidato, il Presidente della Regione Michele Emiliano e l'assessore regionale ai beni culturali Loredana Capone.
Non mancheranno le sorprese. Sono infatti attesi altri importanti ospiti i cui nomi verranno svelati solo nel corso della serata.
L'ingresso è libero e l'auspicio degli organizzatori è quello di riempire il teatro, concesso gratuitamente per l'occasione. Per informazioni rivolgersi ai numeri 099.4706398 oppure 333.8331991

L'anno 2016 dedicato a Giovanni Paisiello
Per celebrare il musicista e compositore tarantino nel bicentenario della sua scomparsa, è in programma una ricca programmazione di eventi artistici, culturali e musicali. «Questa è un'occasione fondamentale per cambiare la mentalità della città. - spiega il maestro Fico- Il bicentenario è una grande opportunità che Taranto deve saper cogliere perché diventa una vetrina mondiale. Abbiamo rapporti con l'Italia, San Pietroburgo e Parigi. Se saremo bravi sapremo tradurli in opportunità turistiche e rilancio economico attraverso la cultura».

Fonte: Cronache Tarantine