Antenna Sud cambia proprietà

Editoriale/ Onofrio D'Alesio

DA OGGI SI VOLTA PAGINA, SI APRE UN CAPITOLO NUOVO PER ANTENNA SUD

Mi sia consentito in questo editoriale, forse rivolto solo agli addetti ai lavori, esternare alcune considerazioni in merito al passaggio di proprieta' di Antenna Sud nell'ambito della procedura concorsuale che si completera' il 31 dicembre prossimo. In qualita' di direttore responsabile della testata giornalistica e' mio dovere salutare in primo luogo l'imprenditore che ha deciso di proseguire con grande energia e determinazione una vera e propria sfida. Gestire una emittente e fare informazione non e' lavoro semplice soprattutto quando il pluralismo deve essere sganciato da sudditanze politiche. Da questa mattina la notizia del trasferimento di proprieta' di Antenna Sud e' su tutti i giornali, cosi' come immancabili sono su alcuni canali social i sentimenti di apprezzamento per il nuovo e di disprezzo per il vecchio che in ogni modo lascia ferite non rimarginabili e un grande rancore dei tanti che hanno perso il posto di lavoro. Un sentimento giustificabile ebbi modo di dire all'inizio del mio incarico professionale nel luglio del 2013 che pero' aveva una finalita'. Garantire, attraverso il concordato preventivo, la continuita' aziendale al fine di recuperare somme necessarie alla liquidazione dei crediti maturati dai dipendenti licenziati. E' quanto sta avvenendo in questa fase di passaggio e che diversamente, se si fosse spento il trasmettitore, non sarebbe stato possibile. E' una affermazione la mia fatta nella piena consapevolezza del lavoro svolto in questi tre anni e mezzo. Un lavoro portato avanti con un organico appena sufficiente a garantire le fasce informative e un numero di dipendenti part time che hanno lavorato oltre misura, con impegno e abnegazione, per assicurare la continuita' delle trasmissioni senza chiedere un centesimo in piu'. Non e' poco rispetto a chi aveva abbandonato il campo parlando di coerenza e di dignita', non e' poco rispetto ad uno stipendio (il mio) percepito in questi anni pari a quello di un redattore ordinario e molto piu' leggero di chi ha goduto dei tempi d'oro, non e' poco rispetto alla solitudine rispetto ai tanti che hanno remato contro augurando ogni giorno la fine di tutto. E non e' poco rispetto a chi in prima persona si e' recato a Roma, inpgi prima e Mise dopo, per far si che venissero assicurati anche i contributi spettanti ad Antenna Sud degli anni pregressi al fine di garantire i creditori.
Insieme con tutto il gruppo, giornalisti (2) in alternanza, tecnici e operatori e direzione di rete, abbiamo dato il massimo garantendo anche la qualita' dell'informazione nonostante fossimo costretti a dover fare uso delle pochissime risorse a disposizione. Dovendo fare un bilancio complessivo direi che affidiamo al nuovo proprietario una struttura che ha una storia lunga di 30 anni fatta di vittorie e di sconfitte. Quella piu' bruciante riguarda la strategia di impresa e gli obiettivi mancati ma che hanno gonfiato le tasche di alcuni, colleghi compresi.
Da oggi si volta pagina, si apre un capitolo nuovo per Antenna Sud. E' bene, al fine di non alimentare illusioni, precisare che la vendita dell'asset all'asta giudiziaria, non prevede espressamente alcun obbligo da parte del nuovo acquirente nei confronti dei lavoratori in carico. Men che meno di quelli licenziati negli anni passati. I titoli allusivi di alcuni giornali e con essi anche alcuni passaggi che descrivono le attivita' imprenditoriali del nuovo editore non mi piacciono affatto, ma chi e' del mestiere e' ben consapevole delle suggestioni che intende creare. Siamo del mestiere in fondo. Cio' che piu' conta nell'auspicio di poter proseguire sulla nuova strada intrapresa e' la certezza che non ho portato Antenna Sud all'eutanasia come qualche collega che purtroppo non c'e' piu' scriveva tempo addietro, piuttosto ad una nuova stagione. Se il futuro sara' con o senza di me e di noi, non importa. Chi avra' l'ultima parola sara' il nuovo editore Distante.

La storica emittente barese Antenna Sud cambia editore e finisce nelle mani di un imprenditore di Francavilla Fontana. Si tratta di Cosimo (Mino) Distante, già proprietario di Canale 85, attivo nel settore dei videogiochi nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Si conclude in questo modo la prima fase della procedura di concordato preventivo, avviata nel gennaio del 2013 e chiesta dalla precedente proprietà che faceva capo all’avvocato barese Fabrizio Lombardo Pijola.

Il prezzo della vendita

Dopo una valutazione del consulente del Tribunale che aveva stabilito il valore dell’emittente pari a 5 milioni, l’asta era andata deserta per ben 5 volte. Distante si è aggiudicata la televisione sborsando 1,3 milioni di euro: 50 mila euro in più rispetto alla base fissata per partecipare alla gara. Nella stessa operazione è stata anche venduta la radio facente capo alla medesima vecchia proprietà di Antenna Sud. L’emittente radiofonica è stata venduta, con un prezzo di 185 mila euro, ad una società che controlla un’altra emittente di Bari e facente capo ad un parlamentare barese.

I crediti dei lavoratori

Con la vendita della tv e della radio, si potranno soddisfare i crediti dei 25 dipendenti rimasti senza lavoro dopo l’avvio della procedura di concordato. Si tratta di 10 giornalisti e una quindicina tra tecnici e amministrativi. In questi anni, le trasmissioni, di gran lunga ridotte rispetto al passato, erano state assicurate da poche unità di personale. Bisognerà vedere quali siano le intenzioni del nuovo editore di Antenna Sud e se procederà con nuove assunzioni: il bando del tribunale parlava di vendita per l’acquisto dell’azienda, priva di debiti e di personale.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno