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Maristella Massari (Gazzetta del Mezzogiorno)

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2022 22:10
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04/07/2016 22:29



Maristella Massari,giornalista dal 1995, è redattore de "La Gazzetta del Mezzogiorno" e vive a Taranto; precedentemente ha maturato una significativa esperienza televisiva pluriennale presso la redazione di Studio 100 Tv ed per un breve periodo anche per Telenorba.
Vincitrice della XI edizione del premio "Giornalista di Puglia - Michele Campione" per la carta stampata, ha scritto anche un libro "“La Memoria dei Vinti” e pubblicato da Mandese Editore in Taranto.

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04/07/2016 23:03

Nel 2014 Maristella Massari riceve il prestigioso riconoscimento dell'=rdine dei giornalisti di Puglia "Premio giornalistico Michele Campione - Giornalista di Puglia" per la sezione cronaca della carta stampata ed internet.

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"La memoria dei vinti", libro storico di Maristella Massari


Il 24 maggio 2015 è stato pubblicato per i tipi di Mandese Editore in Taranto il libro storico di Maristella Massari "La memoria dei vinti"
***

[URL=Dieci storie di resilienza, una finestra aperta su uno dei periodi più dolorosi del nostro Paese. La memoria dei vinti è il titolo del libro di Maristella Massari, giornalista della «Gazzetta», che esce in libreria edito da Mandese (pp. 120, euro 15,00) nel giorno del centenario della Grande Guerra (il 24 maggio 1915 l’Italia entrava nel conflitto). Il volume è un percorso che parte dalla prima guerra mondiale, attraversa la seconda e giunge al 25 aprile 1945. Le grandi battaglie, da Caporetto a Vittorio Veneto, dalla Campagna di Albania all’Africa Orientale, sono filtrate attraverso le testimonianze degli ultimi: soldati, carabinieri e marinai che, graziati da un destino benevolo, portarono a casa la pelle anche se a prezzo di enormi sacrifici. Molti di loro per anni hanno tenuto nascoste le vicende personali nel tentativo di cancellare dalla memoria la tragedia della guerra. C’è Vincenzo, il fante ragazzino spedito al fronte nel 1915 sulle Alpi Giulie da un piccolo paese della provincia di Taranto. Non aveva mai visto la neve e si salvò da Caporetto perché finì per essere sepolto vivo sotto i corpi dei suoi compagni morti. C’è Giovanni, il carabiniere diciottenne scampato miracolosamente alle decimazioni tedesche l’8 settembre del 1943 nelle campagne della Jugoslavia. C’è Michele, silurista del sommergibile Uarsciek, che naufrago e ferito, fu portato in salvo dagli Inglesi perché scambiato per il suo comandante del quale all’ultimo minuto prima di finire in acqua indossò la giacca. E poi ci sono i racconti della prigionia, gli stenti, la fame. La raccolta nasce da una serie di interviste realizzate da Maristella Massari in venti anni di lavoro giornalistico. La memoria di quegli eventi è quello che resta all’Italia di tanti ragazzi mandati a morire per costruire un Paese migliore. Chi sopravvisse a quegli eventi ne uscì foolish and hungry, come avrebbe detto settant’anni più tardi Steve Jobs: folle ed affamato. Nella generazione dei sopravvissuti si innescò un percorso vitale di resilienza. Come per certi metalli, molti dei reduci riuscirono a conservare la loro struttura, nonostante una forza deformante come l’urto della guerra avesse cercato di piegarli. Assorbirono quell’energia e ne fecero tesoro. Chi fu sfiorato dalla mano della morte, per il resto della sua esistenza, fu attratto in maniera ipnotica dalla vita. Non perse mai la voglia di imparare, la curiosità di scoprire, l’ambizione di fare. Questa fu la spinta. La memoria dei vinti, la cui prefazione è stata curata dall’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, già capo di Stato Maggiore della Difesa e da Giusi Fasano, giornalista del «Corriere della Sera», sarà presentato lunedì 25 maggio alle 17.30 nel Castello Aragonese di Taranto, per gentile concessione e col patrocinio della Marina Militare.]Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Dieci storie di resilienza, una finestra aperta su uno dei periodi più dolorosi del nostro Paese. La memoria dei vinti è il titolo del libro di Maristella Massari, giornalista della «Gazzetta», che esce in libreria edito da Mandese (pp. 120, euro 15,00) nel giorno del centenario della Grande Guerra (il 24 maggio 1915 l’Italia entrava nel conflitto). Il volume è un percorso che parte dalla prima guerra mondiale, attraversa la seconda e giunge al 25 aprile 1945. Le grandi battaglie, da Caporetto a Vittorio Veneto, dalla Campagna di Albania all’Africa Orientale, sono filtrate attraverso le testimonianze degli ultimi: soldati, carabinieri e marinai che, graziati da un destino benevolo, portarono a casa la pelle anche se a prezzo di enormi sacrifici.

Molti di loro per anni hanno tenuto nascoste le vicende personali nel tentativo di cancellare dalla memoria la tragedia della guerra. C’è Vincenzo, il fante ragazzino spedito al fronte nel 1915 sulle Alpi Giulie da un piccolo paese della provincia di Taranto. Non aveva mai visto la neve e si salvò da Caporetto perché finì per essere sepolto vivo sotto i corpi dei suoi compagni morti. C’è Giovanni, il carabiniere diciottenne scampato miracolosamente alle decimazioni tedesche l’8 settembre del 1943 nelle campagne della Jugoslavia. C’è Michele, silurista del sommergibile Uarsciek, che naufrago e ferito, fu portato in salvo dagli Inglesi perché scambiato per il suo comandante del quale all’ultimo minuto prima di finire in acqua indossò la giacca. E poi ci sono i racconti della prigionia, gli stenti, la fame.

La raccolta nasce da una serie di interviste realizzate da Maristella Massari in venti anni di lavoro giornalistico. La memoria di quegli eventi è quello che resta all’Italia di tanti ragazzi mandati a morire per costruire un Paese migliore. Chi sopravvisse a quegli eventi ne uscì foolish and hungry, come avrebbe detto settant’anni più tardi Steve Jobs: folle ed affamato. Nella generazione dei sopravvissuti si innescò un percorso vitale di resilienza. Come per certi metalli, molti dei reduci riuscirono a conservare la loro struttura, nonostante una forza deformante come l’urto della guerra avesse cercato di piegarli. Assorbirono quell’energia e ne fecero tesoro. Chi fu sfiorato dalla mano della morte, per il resto della sua esistenza, fu attratto in maniera ipnotica dalla vita. Non perse mai la voglia di imparare, la curiosità di scoprire, l’ambizione di fare. Questa fu la spinta.

La memoria dei vinti, la cui prefazione è stata curata dall’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, già capo di Stato Maggiore della Difesa e da Giusi Fasano, giornalista del «Corriere della Sera», sarà presentato lunedì 25 maggio alle 17.30 nel Castello Aragonese di Taranto, per gentile concessione e col patrocinio della Marina Militare.
[Modificato da beatopaolo 04/07/2016 23:11]
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04/07/2016 23:13

Firmacopie nel giorno dell'uscita in libreria, il 24 maggio 2015!

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04/07/2016 23:17

La prima presentazione del libro al Castello Aragonese di Taranto il 25 maggio 2015, il giorno dopo l'uscita in libreria...

[Modificato da beatopaolo 04/07/2016 23:20]
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04/07/2016 23:19

Fonte: Marina Militare

Galleria fotografica

di Giovanni Melle -

Lo scorso lunedì 25 maggio, presso la Galleria Meridionale del Castello Aragonese di Taranto, è stato presentato il libro “La Memoria dei Vinti” scritto dalla giornalista Maristella Massari.

L’evento, patrocinato dalla Marina Militare, è stato presenziato dal Comandante di Marina Sud, ammiraglio di squadra Ermenegildo Ugazzi e ha visto la partecipazione dell’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, già Capo di Stato Maggiore della Difesa, che ha curato la prefazione del libro. Il volume racconta 10 storie di resilienza attraverso le testimonianze di chi ha vissuto in prima linea quelle battaglie in cielo, a terra e sul mare.

“La raccolta – spiega l’autrice - è il tentativo di cristallizzare alcuni momenti significativi, dalla battaglia di Caporetto fino alla Liberazione, per consegnare ai nostri figli una memoria che il tempo inevitabilmente rischia di spazzare via. La memoria dei vinti è quello che resta all’Italia di tanti ragazzi mandati a morire per costruire un Paese migliore”.

Tra le storie pubblicate c’è quella di Michele, silurista del sommergibile Uarsciek che sopravvisse ad una morte orribile solo perché un istante prima di finire in mare, indossò la giacca del suo nobile comandante per proteggersi dal freddo. Naufrago e ferito, fu tratto in salvo dagli inglesi, scambiato per un ufficiale e imprigionato in un campo in Egitto.

C’è la vicenda di Attilio, marinaio del sommergibile posamine Atropo che con i compagni assistette inerme all’esplosione in fondo al mare del battello gemello Foca saltato su una mina. Ma ci sono anche le grandi battaglie navali della Seconda Guerra mondiale raccontate dalla viva voce dei protagonisti.

Zelio, marinaio del “Camicia Nera”, era a Punta Stilo il 9 luglio del 1940 agli ordini del capitano di fregata Adriano Foscari, Medaglia d'Oro al Valor Militare. Ha speso tutta la vita nel ricordo del suo grande comandante.

Nel volume “La memoria dei vinti” la storia di quegli anni è filtrata attraverso i ricordi degli ultimi: soldati, carabinieri e marinai che, graziati da un destino capriccioso e alla fine benevolo, portarono a casa la pelle a prezzo di enormi sacrifici.

Spesso ad un passo dalla morte, molti di loro per anni hanno tenuto nascoste le vicende personali nel tentativo di cancellare per sempre dalla memoria la tragedia della guerra. Non furono semplici osservatori, ma diventarono - loro malgrado - protagonisti "dal basso" della grande storia.

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04/07/2016 23:23

Video della presentazione al Castello Aragonese (dal tg di Blu Star Tv)
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04/07/2016 23:34

Maristella alla trasmissione di Studio 100 Tv "Sport Magazine" come "ospite", di ritorno in quegli studi dopo un decennio (estate 2014)

[Modificato da beatopaolo 04/07/2016 23:35]
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04/07/2016 23:43

Nelle scorse settimane, giovedi 23 giugno, Maristella Massari ha presentato a Martina Franca il concerto della Fanfara dei Bersaglieri della Brigata Pinerolo in occasione del Memorial Bruno...

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04/07/2016 23:47

Ecco alcune immagini tratte dalla differita curata da Tele Trullo...

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